12 August 2025
2025/08/05 - 10:32 View: 77

Dichiarazione dell’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in occasione della Giornata dei Diritti Umani Islamici e della Dignit#224 Umana

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In nome di Allah, il Misericordioso, il Compassionevole

 Il 5 agosto è la Giornata mondiale dei Diritti Umani Islamici e della Dignità Umana, istituita dall’Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC) nel 1990. Questa giornata rappresenta non solo un’occasione per celebrare gli insegnamenti profondi dell’Islam sulla dignità umana, ma anche un momento di riflessione sul sistema dei diritti internazionali e sulla sua efficacia di fronte alle catastrofi umanitarie.

In un momento in cui il mondo affronta ferite profonde causate da guerre, occupazioni, discriminazioni e gravi violazioni dei diritti umani — in particolare nei territori oppressi di Gaza e nell’attacco brutale del regime sionista all’Iran — abbiamo più che mai bisogno di una voce forte e impegnata proveniente dal cuore dell’Islam.

L’Islam è una religione che, fin dai primi momenti della rivelazione, ha riconosciuto all’essere umano profonda  dignità. Allah nel Sacro Corano afferma: “in verità abbiamo onorato i figli di Adamo.” Questo rispetto non si limita a una determinata tribù, razza o religione, ma riguarda la posizione dell’essere umano come creatura libera, responsabile davanti a sé stesso, agli altri e a Dio.

Dal punto di vista islamico, i diritti umani non sono solo diritti individuali o superficiali, ma costituiscono un sistema armonico di diritti e doveri, libertà e responsabilità, giustizia e moralità. Contrariamente ad alcune interpretazioni riduttive occidentali, questa visione sottolinea l’interconnessione tra il diritto di vivere e il vivere secondo la verità.

Oggi, mentre le bombe cadono sui bambini di Gaza, gli ospedali e le scuole vengono distrutti, e le voci degli oppressi si perdono nel silenzio selettivo delle organizzazioni internazionali, dobbiamo chiederci: non è forse giunto il momento di porre fine ai doppi standard nell’applicazione del diritto internazionale? I diritti umani sono riservati solo ai potenti e ai loro alleati occidentali? Il silenzio di fronte ai crimini di guerra non equivale a una partecipazione ad essi?

Dichiariamo con fermezza:

Ciò che sta accadendo a Gaza rappresenta una palese violazione dei principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, della Quarta Convenzione di Ginevra, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dello Statuto della Corte Penale Internazionale. Crimini come il prendere sistematicamnete di mira  la popolazione civile, l’ assedio di massa, la privazione da cibo, acqua e medicine, e l’uso sproporzionato della forza costituiscono tutti evidenti crimini contro l’umanità e sono crimini di guerra.

I diritti umani islamici, in queste circostanze, non si presentano come antagonisti, ma come un completamento e una riforma dei diritti umani contemporanei; poiché parlano del legame tra valori divini, razionalità e giustizia sociale.

Ci aspettiamo dalla comunità internazionale, dalle istituzioni per i diritti umani e dalle organizzazioni internazionali che:

  • rompano il loro silenzio di fronte ai crimini a Gaza;
  • facciano in modo che gli autori dei crimini di guerra rispondano delle proprie azioni;
  • abbandonino i doppi standard nell’affrontare le crisi umanitarie;
  • partecipino alla ricostruzione di un ordine internazionale basato sulla giustizia e sul rispetto reciproco.

Inoltre, chiediamo al mondo islamico e alle organizzazioni della società civile di:

  • impegnarsi nella documentazione e nella diffusione accurata delle catastrofi umanitarie;
  • farsi portavoce degli oppressi nei palazzi internazionali;
  • adottare misure efficaci e durature per promuovere gli insegnamenti autentici dei diritti umani islamici, che si basano sulla dignità, sulla giustizia, sulla solidarietà e sulla resistenza contro l’oppressione.

Infine, sottolineiamo che finché le persone saranno soggette a ingiustizie e uccisioni a causa di etnia, religione o posizione geopolitica, il progetto dei diritti umani a livello globale sarà incompleto e necessiterà di riforme profonde. È una responsabilità che grava su tutti noi, in particolare sulle società musulmane.

Possa la Giornata mondiale dei diritti umani islamici essere non solo una data nel calendario, ma un punto di svolta per un ritorno ai valori innati, universali e divini, in difesa del diritto degli oppressi contro gli aggressori, e sulla via  verso un mondo più giusto e umano.

 Ambasciata della Repubblica islamica dell’ Iran

 

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