15 November 2025
2025/11/13 - 16:46

LETTERA DI SEYED ABBAS ARAGHCHI MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI DELLA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN AL SEGRETARIO GENERALE DELLE NAZIONI UNITE

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In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso


Teheran, 11 novembre 2025

Eccellenza,

facendo seguito alle precedenti comunicazioni concernenti le palesi azioni di aggressione perpetrate dagli Stati Uniti d’America e dal regime israeliano contro la Repubblica Islamica dell’Iran nel periodo compreso tra il 13 e il 24 giugno 2025 (23 Khordad – 3 Tir 1404), ho l’onore di richiamare la Sua attenzione sulle recenti dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti.

In data 6 novembre 2025 (15 Aban 1404), il Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato quanto segue: «Israele ha attaccato per primo l’Iran. Si è trattato di un attacco molto, molto potente. Ne sono stato pienamente responsabile.»
Tale affermazione costituisce una chiara ammissione del ruolo di direzione e di controllo esercitato dagli Stati Uniti in azioni che, ai sensi del diritto internazionale, sono da considerarsi illegali.

Gli attacchi condotti dal regime israeliano, con il sostegno e la supervisione degli Stati Uniti, contro la Repubblica Islamica dell’Iran, rappresentano una grave violazione:

  • dell’articolo 2, paragrafo 4, della Carta delle Nazioni Unite, che vieta l’uso della forza contro l’integrità territoriale e l’indipendenza politica di qualsiasi Stato;
  • del diritto internazionale umanitario, che proibisce gli attacchi intenzionali contro i civili e le infrastrutture non militari;
  • nonché degli strumenti internazionali connessi al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) e delle pertinenti risoluzioni dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), comprese le risoluzioni n. 444 e n. 533.

Queste azioni di aggressione hanno provocato il martirio di oltre 1.100 persone innocenti e il ferimento di numerosi altri cittadini iraniani, oltre a ingenti danni alle infrastrutture civili, comprese installazioni nucleari a fini pacifici sottoposte alla supervisione dell’AIEA.

Ai sensi della Risoluzione 487 (1981) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di altri strumenti del diritto internazionale, gli Stati Uniti d’America condividono la responsabilità con il regime israeliano per tali gravi violazioni del diritto internazionale.
Gli Stati Uniti sono pertanto tenuti a risarcire tutti i danni materiali e morali derivanti da queste violazioni, in conformità ai principi consolidati del diritto internazionale, compreso il ripristino della situazione antecedente e il pagamento di un adeguato indennizzo.

L’ammissione del Presidente degli Stati Uniti implica altresì la responsabilità penale individuale sua e di ogni altro funzionario o cittadino statunitense coinvolto nelle violazioni del diritto internazionale umanitario, in particolare per il crimine di aggressione e per gli attacchi intenzionali contro civili, tra cui donne, bambini, scienziati, accademici, giornalisti e detenuti, nonché contro obiettivi civili quali ospedali, ambulanze, sedi di mezzi di comunicazione, istituti penitenziari e installazioni nucleari pacifiche.
Tale responsabilità penale si estende ai funzionari del regime israeliano che hanno partecipato a tali crimini.

Conformemente ai principi del diritto internazionale, la Repubblica Islamica dell’Iran ribadisce il proprio diritto legittimo e inalienabile di perseguire la responsabilità degli Stati e delle persone coinvolte attraverso tutti i mezzi giuridici disponibili e di richiedere il pieno risarcimento dei danni subiti.

La Repubblica Islamica dell’Iran si attende che il Segretario Generale delle Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza adempiano al loro mandato di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, adottando le misure necessarie per garantire che gli Stati Uniti e il regime israeliano rispondano delle gravi violazioni del diritto internazionale e che i responsabili siano deferiti alla giustizia.

La prego di disporre che la presente lettera sia diffusa come documento ufficiale del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

La prego di gradire, Eccellenza, l’espressione della mia più alta considerazione.

 

Seyed Abbas Araghchi
Ministro degli Affari Esteri

 

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