26 June 2025
2025/06/18 - 19:19

Secondo Messaggio in diretta televisiva alla nazione iraniana dall’ aggressione del Regime sionista

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In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso

La Guida Suprema dell Rivoluzione Islamica oggi in diretta televisiva alla nazione iraniana , lodando il comportamento composto, coraggioso e tempestivo del popolo iraniano nella recente aggressione scellerata e sconsiderata del nemico sionista, l’ha definito  un segno della crescita della nazione e della solidità della sua razionalità e spiritualità. Ha sottolineato che: "Il popolo iraniano si opporrà con fermezza alla guerra imposta, così come si opporrà con fermezza a una  pace imposta: questo popolo non si arrenderà di fronte a nessuna imposizione."e ha continuato “Desidero ricordare il gesto bello e significativo di quella conduttrice televisiva che, di fronte all’attacco del nemico, ha pronunciato il Takbir, offrendo così a tutto il mondo un segno della forza del popolo. Questo è stato un gesto storico, un momento di grande valore e significato.

L’ Ayatollah Khamenei riferendosi  alle dichiarazioni minacciose e volgari del Presidente degli StatiUniti, ha inoltre affermato: "Le persone sagge che conoscono lIran, il suo popolo e la sua storia, non si rivolgerebbero mai a questo popolo con toni minacciosi, perché il popolo iraniano non si arrende. Gli americani devono sapere che qualsiasi intervento militare degli Stati Uniti comporterà senza dubbio danni irreparabili per loro."

Infine, la Guida_Suprema ha commentato le circostanze temporali in cui si è verificata questa scellerata e malvagia  aggressione del regime sionista, affermando che: "ciò è accaduto mentre i nostri responsabili erano impegnati in negoziati indiretti con gli Stati Uniti e in assenza di  segnali di azioni militari o aggressive da parte dell’Iran."

Egli ha aggiunto:”ovviamente si poteva già sospettare fin dall'inizio che gli Stati Uniti fossero coinvolti in questa azione  malvagia del regime sionista, e alla luce delle  recenti dichiarazioni delle autorità americane, questa supposizione si rafforza giorno dopo giorno.

Il Leader_della_Rivoluzione ha sottolineato che il popolo #iraniano si oppone fermamente ad una  guerra imposta, ad una  pace imposta e a qualsiasi forma di imposizione. Ha affermato: "Mi aspetto che coloro che pensano, parlano e scrivono, specialmente coloro che hanno un ruolo nell’ informare l'opinione pubblica mondiale, chiariscano questi concetti e non permettano al nemico di mistificare  la verità con la sua propaganda ingannevole."

LAyatollah_Khamenei ha evidenziato che il nemico sionista ha commesso un grave errore e un crimine e ha aggiunto: "Il nemico sionista deve essere punito, e sta già subendo punizioni. Le punizioni che il popolo iraniano e le forze armate hanno inflitto e stanno infliggendo a questo terribile nemico, e che continueranno a infliggere in futuro, sono dure e lo hanno indebolito. La presenza dei loro amici americani sul campo è un segno di debolezza e incapacità del regime #sionista."

Il Leader ha anche commentato le dichiarazioni minacciose e volgari del presidente degli Stati Uniti, affermando: "Il presidente americano, con parole senza mezzi termini, chiede al popolo iraniano una resa incondizionata. Ma noi diciamo loro: minacciate  chi teme le minacce! Le minacce non sono in grado di influenzare  il comportamento e il pensiero del popolo iraniano; esso  crede nel versetto sacro che recita: '.. non siate deboli e non rattristatevi, e voi sarete i più elevati, se siete credenti.”

L'ayatollah Khamenei ha concluso dicendo: "In secondo luogo, intimare a un popolo la resa non è una cosa saggia. Le persone intelligenti, che conoscono il popolo iraniano e la sua storia, non pronuncerebbero mai tali parole, perché il popolo iraniano non è arrendevole  e nessuno si arrenderà all’ aggressione."

E ancora ha sottolineato:” gli americani e coloro che sono familiari con le politiche di questa regione sanno che il coinvolgimento degli Stati Uniti in questa questione risulterà del tutto  dannoso per loro e subiranno un colpo il cui danno sarà molto maggiore di quello che subirà l'Iran.

Il leader della rivoluzione ha precisato infine: la discesa  militare in campo degli Stati Uniti sarà senza dubbio fonte di danni irreparabili per loro “

 

 

 

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