2 May 2025
2024/04/09 - 12:24 View: 301

Intervento in occasione della Giornata di Qods

.

Nelle sette decadi di occupazione della terra palestinese da parte dei sionisti e dalla formazione del fittizio regime israeliano, il popolo palestinese non solo è stato  privato di uno Stato indipendente, ma nel silenzio incredibile  della comunità internazionale e nel terribile predominio di logiche  orientate al potere invece che alla giustizia nel sistema internazionale, ogni giorno è soggetta a nuove restrizioni e pressioni, dall'uccisione dei figli all’ usurpazione  delle proprietà, della terra di origine, fino a  forme irreparabili di danni umani e finanziari e lesivi della dignità.

La tempesta di Al-Aqsa è stata una risposta ai settant’anni di occupazione del regime sionista, all’inefficacia delle risoluzioni delle organizzazioni internazionali e al disprezzo delle grandi potenze per le sofferenze e le aspirazioni del popolo palestinese. Ciò mentre in questi anni  il regime di apartheid e di occupazione sionista abbia continuato i folli piani contro i palestinesi indiscriminatamente  , senza avvertire la necessità di rispondere delle proprie  azioni vergognose. Fin dall’inizio della sua invasione dei territori palestinesi, il regime sionista ha violato i principi più evidenti del diritto internazionale commettendo crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio.

Ciò che sta accadendo in queste terre è una punizione collettiva severamente vietata dall’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra. Perpetrando intenzionalmente omicidi e torture e riservando trattamenti inumani , causa di  gravi sofferenze e lesioni al corpo e alla salute dei palestinesi, il regime israeliano viola gravemente la Convenzione di Ginevra. Oggi Gaza può essere considerata il simbolo più evidente del sacrificio dei diritti umani e dei diritti umanitari internazionali  sull’ altare della  politicizzazione della comunità internazionale e del predominio di una visione parziale a favore del sionismo internazionale.

Ciò che si osserva oggi nel sistema internazionale rispetto alla questione di Gaza è il doppio standard adottato dai paesi occidentali e dalle organizzazioni internazionali e il predominio del Potere sulla Giustizia. Il doppio approccio  riservato dall’Occidente alla guerra in Ucraina e a Gaza e il silenzio dei media dominanti dinnnazi alla violazione da parte israeliana  dei diritti umani, delle donne, dell’infanzia  e dell’ambiente ne sono la prova. Indubbiamente, se non fosse stato per il sostegno materiale e immateriale degli Stati Uniti d’America e per il ricorso al veto in 40 occasioni a favore del regime israeliano, la macchina da guerra  di questo regime non si sarebbe avventata in questo modo  sulle terre , le case e i corpi dei palestinesi .

Purtroppo, nell’attuale crisi, il principio fondamentale che dovrebbe presiedere il diritto internazionale umanitario, vale a dire la protezione della popolazione civile, è stato facilmente sacrificato al principio del potere. Anche dopo il ritiro delle forze sioniste da Gaza nel 2005, le Nazioni Unite continuano a considerarla una terra sotto occupazione israeliana, mentre  dovrebbe essere applicato il diritto umanitario internazionale. I palestinesi di Gaza sono ancora “persone protette” ai sensi della Quarta Convenzione di Ginevra e godono di estese forme di tutela  che vengono loro garantite dalle leggi di guerra.

Il diritto di determinare il destino e di formare uno Stato palestinese indipendente era ed è uno dei diritti inalienabili del popolo palestinese, più volte sottolineato dalle risoluzioni dell'Assemblea Generale e del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, non è stato fatto alcun progresso significativo in questo senso e gli attuali meccanismi delle Nazioni Unite non sono stati in grado di salvaguardare i diritti calpestati dei palestinesi negli ultimi settant’anni.

Sono profondamente convinto che , insieme alla resistenza e alle proteste civili, l’esercizio del diritto internazionale sia uno dei modi più efficaci per salvare il popolo di Gaza dall’invasione e dal massacro dei sionisti, nonchè la formazione di uno stato palestinese indipendente partecipato dalla popolazione originaria di quelle terre. Sulla base dei nostri  insegnamenti islamici, confidiamo profondamente che un giorno la giustizia regnerà sul mondo e il popolo palestinese tornerà alla terra dei suoi Avi. Non c’è dubbio che la Storia giudicherà cosa oggi facciamo o non facciamo in difesa dei  diritti dei palestinesi .

متن دیدگاه
نظرات کاربران
تاکنون نظری ثبت نشده است