18 May 2025
2020/05/22 - 16:14 View: 671

COMUNICATO IN MERITO AL PIANO DI ANNESSIONE DI ALCUNI TERRITORI DELLA CISGIORDANIA

Il regime di Israele negli ultimi anni e con una serie di azioni sostenute dall’ amministrazione USA ha in modo crescente violato i diritti dei palestinesi ; questo stesso regime intende ora rendere concreto il proprio progetto di annessione di alcune parti della Cisgiordania e della Valle del Giordano ai territori occupati.

COMUNICATO IN MERITO AL PIANO DI ANNESSIONE  DI ALCUNI TERRITORI DELLA CISGIORDANIA

 

Il regime di Israele negli ultimi anni  e con una serie di azioni sostenute  dall’ amministrazione USA  ha in modo crescente violato i diritti dei palestinesi ; questo stesso regime intende ora rendere concreto il proprio progetto di  annessione di alcune parti della Cisgiordania e della Valle del Giordano ai territori occupati.

Una serie di decisioni dell’ attuale amministrazione americana , come il riconoscimento di Gerusalemme come capitale del regime di Israele e il trasferimento in quella città  della propria ambasciata ; il rifiuto della soluzione dei due stati; la sospensione degli aiuti economici all’ Agenzia dei Rifugiati palestinesi ( Unrwa); la chiusura dell’ Ufficio dell’ Organizzazione per la Liberazione  della Palestina a Washington ; il riconoscimento dell’ annessione delle occupate Alture del Golan , ma più importante di tutte il  cosiddetto “ Piano del secolo”, sono nel complesso fondamentali minacce al futuro dei Palestinesi  e al Medio Oriente. Il Piano del secolo ( che non prevede la  partecipazione dei palestinesi ed è in contrasto con le  leggi e ai regolamenti internazionali) sarebbe  l’ ultimo e definitivo atto della soluzione al problema palestinese secondo la prospettiva dell’ attuale Governo della Casa Bianca , che distrugge i più fondamentali ed elementari diritti primari dei palestinesi.

Il piano proposto  dagli Stati Uniti d’ America per la soluzione della questione palestinese  denominato “ Pace per la Prosperità”  e noto come “Patto del secolo”  è in contrasto con  molti dei principi su cui si fondano il Diritto  e le norme internazionali , nonchè le Risoluzioni  internazionali tra cui la n° 242(1967), la n° 338 ( 1973) e la n° 2334 ( 2016).

La R. I. dell’ Iran al fine di contribuire ad una soluzione della causa palestinese ha presentato un ‘ iniziativa democratica ed equa denominato” Referendum nazionale in Palestina “ al Segretario Generale delle Nazioni Unite . La Repubblica islamica dell’ Iran ritiene che il ritorno dei profughi palestinesi nei territori originari  e lo svolgimento di un referendum che coinvolga le popolazioni storicamente appartenenti a  queste terre per la determinazione  del proprio destino e la scelta della forma di governo da darsi, sia la soluzione  più efficace per risolvere questa controversia. Mussulmani, ebrei, cristiani originari della Palestina sarebbero così in grado  di scegliere il proprio sistema di governo beneficiando in modo libero ed equo  dei propri diritti.

Il piano della R.I.dell’ Iran , sviluppato sulla base di principi democratici  e inlinea con il Diritto internazionale, accettabile da tutti i popoli e governi , costituisce un’alternativa valida rispetto ai precedenti progetti miseramente falliti.

Il Piano si articola in 4 principali punti:

  • Diritto per i profughi palestinesi di fare ritorno alle proprie terre di origine.
  • Referendum nazionale per tutto il popolo di palestina a prescindere dalla religione professata per la determinazione del proprio destino e di un condiviso sistema di governo.
  • Costituzione di un sistema politico basato sulla volontà della maggioranza del popolo palestinese.
  • Presa di decisione riguardo agli abitanti non originari della Palestina da parte del governo eletto dalla maggioranza

 

Purtroppo nel mondo i Paesi e le Organizzazioni internazionali nonostante abbiano assistito alle azioni occupazioniste di Israele,  in contraddizione con le leggi internazionali e le richieste che da ogni parte del  globo reclamano il rispetto dei diritti dell’ oppresso popolo palestinese, non hanno in alcun modo concreto contrastato queste politiche disumane .

In questa direzione  e con lo scopo di impedire  a questo regime  di attuare il suo recente piano di annessione , anche l’ Europa in un comunicato approvato da 25 dei 27 Paesi membri dell’ Unione e reso noto da Josep Borrel, Alto Rappresentante per la politica estera  e la Sicurezza , ha esortato questo regime  a riconsiderare la sua intenzione di annettere   alcuni territori della Cisgiordania , tenendo in considerazione il diritto e le leggi internazionali.

 

L’ Ambasciata della Repubblica islamica a Roma condannando le azioni di questo regime rammenta la necessità  di un’ esposizione seria e concreta difronte a queste iniziative , creatrici di tensione nella regione del Medio oriente ed esprimendo apprezzamento per il Governo italiano e le posizioni assunte  a sostegno  del popolo palestinese , chiede  alle autorità italiane   di prodigare ogni loro sforzo, affinchè il regime di Israele riveda la propria intenzione, contraria al Diritto internazionale ,   di annettere a sè  i territori palestinesi occupati.

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