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Il male assoluto è colui le cui mani sono intrise del sangue di decine di migliaia di innocenti palestinesi e libanesi
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Il presidente del regime sionista che si trova a Roma, definisce l'Iran "il male assoluto"!. L'ironia della storia è che a etichettare l'Iran come "male" sono proprio coloro che, negli ultimi due anni, hanno ucciso quasi 50.000 palestinesi, tra cui migliaia di donne e bambini innocenti e indifesi, hanno costretto milioni di persone a lasciare la loro terra natale e, fatto ancor più rilevante, sono stati formalmente accusati di crimini di guerra e genocidio dal principale tribunale internazionale, la Corte dell'Aia. Vittimismo e il tentativo di nascondersi dietro i propri alleati europei e americani non riducono in alcun modo il peso dei crimini, delle atrocità e della brutalità di questo regime. E mai potranno cancellare le pagine oscure e vergognose della sua esistenza, così come non sono mai riusciti a cambiare la realtà storica del fatto che la Palestina è stata occupata e che Israele è universalmente riconosciuto come un regime occupante. Le radici di questo “albero del male” chiamato Israele sono troppo fragili per essere rafforzate dalle dichiarazioni anti-iraniane del suo presidente o dai suoi tentativi di apparire come una vittima. La storia, senza alcun dubbio, emetterà un giudizio equo su tutto ciò che questo regime e i suoi sostenitori hanno commesso per oltre sette decenni.
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