1 July 2025
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Il rapporto del consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite sull'assassinio del generale Soleymani: Le azioni degli Stati Uniti erano illegali
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Il generale Iraniano, Qassem Soleimani è stato assassinato con un attacco di droni statunitensi vicino a Baghdad il 3 gennaio 2020, mentre era in visita nel Paese su invito delle autorità irachene. L'attacco è stata una chiara violazione del diritto internazionale. Ecco alcuni punti salienti del rapporto del Consiglio per i diritti umani: L'attacco al generale Soleimani è stato un attacco aperto alle forze armate di un altro stato. L'attacco è stato un uso della forza contro l'Iraq e una violazione della sua sovranità. L'attacco violava l'art. 2 (4) della Carta delle Nazioni Unite con prove insufficienti fornite di un attacco in corso o imminente. Non è stata fornita alcuna prova che il generale Soleimani stesse specificamente pianificando un attacco imminente contro gli interessi statunitensi, in particolare in Iraq Non è stata fornita alcuna prova che fosse necessario un attacco di droni in un paese terzo o che il danno causato a tale paese fosse proporzionato al danno presumibilmente evitato Non è stata fornita alcuna prova che gli Stati Uniti non abbiano avuto il tempo di chiedere aiuto alla comunità internazionale, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, per far fronte alle presunte minacce imminenti. In assenza di un'effettiva minaccia imminente per la vita, l' azione dagli Stati Uniti è stata illegale