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conferenza stampa dell'Ambasciatore della Republica Islamica dell' Iran in Italia
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A tutti i giornalisti presenti d il mio benvenuto, Sono lieto di tenere la mia prima conferenza stampa in qualità di  Ambasciatore della Repubblica Islamica dell'Iran in Italia. Avrei voluto anticipare questo incontro, ma purtroppo, per un ‘indisposizone  dell'illustre Presidente della Repubblica Italiana, la presentazione delle  Mie Lettere credenziali ha subito un ritardo e di conseguenza anche questa occasione di incontro. Vorrei innanzitutto condividere alcuni spunti sulle posizioni generali  dell'Ambasciata della Repubblica islamica dell'Iran, e poi sarò a vostra disposizione per eventuali domande. Oggi, nell’ era digitale, i media costituiscono determinanti strumenti di informazione attraverrso cui contribuiscono nella società  a produrre cultura e rinnovamneto intellettuale . Il giornalismo è una professione importante e sacra al pari della professione medica e forse anche più  importante, in virtù della sua potenzialità nel formare le menti e il pensiero degli uomini. Sono le stelle ne firmamento dell’ informazione. Il giornalista nello svolgimento del suo lavoro può  illuminare e guidare l’ opnione pubblica o diversamente  farsi strumento di disinformazione ingannevole. Può essere strumento di istigazione alla guerra, come accaduto  nella guerra del 1980 imposta da Saddam Hussein all'Iran, oppure può farsi strumento di  pace. Ci auguriamo che tutti i giornalisti nel raccontare le vicende iraniane , siano aderenti agli importanti principi dell’ etica professionale tra cui l'accuratezza, la correttezza, la completezza, l'equilibrio, l'imparzialità priva di faziosità e  tendenziosità. Sfortunatamente, di recente, alcuni media hanno coperto gli eventi in Iran basabdosi su  fonti inattendibili , quali l’ organizzazione  terroristica nota come MEK. Vi invito a prendere visione dei documenti relativi a questa  organizzazione, redatti all’ epoca in cui era inserita nell’ elenco  dei gruppi terroristici degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, al fine  di comprendere  quali e quanti crimini essa ha  commesso ai danni del  popolo iraniano. La  Repubblica islamica dell'Iran non solo accetta e condivide il Diritto Internazionale e gli impegni assunti,  ma ha forgiato il suo rispetto della dignità umani e dei diritti umani, tra cui quelli delle donne , attraverso la propria storia  di civiltà, formata dal suo credo religioso, la sua cultura  e la sua storia politica Rispettiamo i valori umani, ma ciò che non accettiamo è la pretesa  di alcuni paesi di poter imporre la loro cultura e il loro stile di vita ad altre società ; La libertà è uno dei valori fondamentali dell'Islam; La libertà di pensiero e di scelta è menzionata in molti versetti del Sacro Corano. L'Imam Hossein (PSL), uno delle più importante figure  della nostra religione, disse quasi 1400 anni fa: “Se non avete una Fede , siate almeno liberi” Inoltre, la libertà è stata uno dei principali slogan della rivoluzione islamica dell'Iran nel 1979 e, su questa base, la libertà di espressione, la libertà di riunione e la libertà di scelta sono previste nella nostra costituzione e nelle nostre  leggi. Negli ultimi quattro decenni, si sono svolte  più di 40 elezioni nel nostro paese, ciò è unico nella regione e  degno di nota a livello globale. L’ agenda di alcuni paesi occidentali e di alcuni media ostili all'Iran in quegli stessi questi paesi,  fanno parte  di una propaganda politica organizzata per esercitare la massima pressione sul governo e sul popolo dell'Iran, attraverso l’ istigazione alla rivolta e la mistificazione della realtà. La mistificazione della realtà  all’ insegna  dell'inimicizia con gli iraniani è arrivata al punto da falsificare una verità storica e millenaria quale la denominazione di  "Golfo Persico". Non pretendiamo di essere impeccabili. Gli errori accadono anche nella burocrazia, ma consideriamo la politicizzazione degli errori come un’interferenza lo consideriamo come un'ingerenza nei nostri affari interni; Come si può ritenere giustificata  la presenza dell'ambasciatore e di diplomatici dell'ambasciata di un paese straniero nei disordini, in base alla consuetudine diplomatica nelle relazioni internazionali? Non scambieremmo la nostra indipendenza e sicurezza con niente. La nostra politica da sempre si manifesta nello slogan “ né con l’Est né con l’Ovest”. Non diventeremo  satellite di alcun  paese. Se ad alcuni paesi piace seguire ed essere agli ordini degli Stati Uniti d'America, non ha nulla a che fare con l'Iran. I rapporti politici ed economici della Repubblica Islamica dell'Iran con la Repubblica d'Italia sono sempre stati costruttivi  e in crescita rispetto agli altri Paesi europei. Tuttavia, sfortunatamente, a causa delle  sanzioni , di attori esterni e degli effetti psicologici negativi causati da nemici e media faziosi , questi rapporti non sono stati esenti da alti e bassi nel corso degli anni, ma le autorità di Teheran e di Roma hanno sempre cercato di rimuovere questi ostacoli con una prospettiva di lungo termine e sulla base di interessi reciproci. L'anno scorso è stato il 160° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Iran e Italia. Ci sono state  intererssanti iniziative in campo politico tra i due paesi, tra cui  lo svolgimento di consultazioni politiche tra il Ministero degli Affari Esteri iraniano e il Ministero degli Affari Esteri italiano. Mi auguro che nel nuovo anno, con la volontà delle autorità iraniane e italiane, vi sia una ulteriore progressione dei rapporti. La posizione dell'Iran e dell'Italia nelle aree strategiche del Medio Oriente, del Golfo Persico e del Mediterraneo, il background di civiltà e cultura dei due paesi, le economie complementari e soprattutto la visione positiva delle popolazioni dei due paesi nei confronti dell’ altra, possono essere visti come i più importanti punti di forza delle relazioni bilaterali. Iran e Italia hanno interessi e preoccupazioni comuni, dal campo politico a quello economico e della sicurezza. L'economia complementare può essere considerata uno dei punti di forza delle relazioni tra Iran e Italia, che può creare le basi per una cooperazione commerciale vantaggiosa  per entrambe le parti. Sono venuto in Italia con il messaggio che l'Iran è pronto ad accogliere il know how, la tecnologia e gli investimenti italiani. Siamo pronti a riportare i nostri rapporti commerciali al glorioso passato e siamo pronti a muoverci verso joint venture economiche con nuove prospettive. L'Iran ha sempre guardato all'Italia come a una porta d'accesso all'Europa in tutti i campi:  politico, economico e culturale. Lo dimostrano la visita in Italia di alti funzionari iraniani, in particolare dei Presidenti della Repubblica, e lo scambio di delegazioni politiche ed economiche di alto rango. Infine, nel porgerVi nuovamente il benvenuto, vorrei ribadire  la disponibilità totale di questa Ambasciata ad avere un continuo e proficuo scambio con i media italiani.
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